Eccipienti nel farmaco equivalente: aspetti normativi

Gli eccipienti sono componenti inattivi del medicinale, privi di azione farmacologica

Le principali funzioni degli eccipienti sono:(1)

  • proteggere il principio attivo dagli agenti esterni che potrebbero danneggiarlo (caldo, freddo, umidità o altre sostanze chimiche)
  • aumentare il volume del composto, per consentire la preparazione di compresse o di qualsiasi altra forma farmaceutica di dimensioni accettabili
  • rendere stabili soluzioni o sospensioni, evitando la sedimentazione del principio attivo sul fondo dei contenitori
  • facilitare l’assorbimento del principio attivo nell’organismo
  • rendere il sapore dei medicinali più gradevole

A titolo di esempio, sono riportate qui di seguito alcune delle classi di eccipienti più utilizzate per l’allestimento delle compresse.(2)

  • Inerti o riempitivi: aumentano il volume delle compresse
  • Glidanti e lubrificanti: migliorano la lavorabilità dei preparati e facilitano l’espulsione delle compresse, dopo la loro formatura
  • Leganti: favoriscono la coesione delle particelle
  • Adsorbenti: permettono l’adesione dei principi attivi, se liquidi
  • Disaggreganti: facilitano la disgregazione delle compresse, una volta assunte
  • Coloranti/aromatizzanti/edulcoranti: migliorano l’aspetto estetico e il sapore delle compresse (se necessario)

La normativa prevede che un medicinale equivalente possa contenere eccipienti diversi da quelli riportati nella formulazione del medicinale di riferimento (originator).(3)

Se un farmaco equivalente è disponibile in commercio, vuole dire che è garantita la sua bioequivalenza con l’originator, anche nel caso di eccipienti differenti.

Le ragioni che possono motivare la sostituzione di un eccipiente possono essere molteplici.(3)

La scelta di modificare gli eccipienti può derivare da varie considerazioni, per esempio, possono essere eliminati gli amidi per non interferire con il controllo della glicemia nei diabetici, oppure viene eliminato il lattosio per evitare problemi alle persone che presentano intolleranza al lattosio, ecc.

La qualità del farmaco equivalente è comunque garantita con la presentazione obbligatoria alle Autorità sanitarie di un Dossier di Registrazione da parte dell’Azienda farmaceutica.(4)

La certificazione della qualità del farmaco equivalente adotta gli stessi criteri utilizzati per il medicinale originator. La verifica della qualità del farmaco equivalente da parte delle autorità sanitarie (l’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA - per l’Italia) avviene attraverso l’attenta valutazione del Dossier di Registrazione presentato dall’Azienda, nonché attraverso l’ispezione delle officine di produzione di principi attivi e del prodotto finito. La valutazione comprende anche test qualitativi di identità e di purezza, test di bio-equivalenza e ogni altro test richiesto dall’Autorità competente.

I test di bio-equivalenza seguono le linee guida europee.(4)

Secondo le linee guida europee, due medicinali si intendono bio-equivalenti se, dopo somministrazione di un’identica dose, la quantità e la velocità con cui il principio attivo rilasciato dal prodotto è disponibile nel sangue sono talmente simili da avere gli stessi effetti per quanto riguarda l’efficacia e la sicurezza. In particolare, viene calcolata la quantità di principio attivo che arriva nel sangue (AUC), in relazione con la velocità con cui questo processo avviene (Cmax/tmax).

La verifica dell’affidabilità degli studi di bio-equivalenza è appannaggio di Autorità regolatorie. In Italia, si occupa di tale valutazione l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che verifica la correttezza di studi e risultati, e può richiedere ulteriori documentazioni e ispezioni.

Oltre agli studi di bio-equivalenza, si effettuano ulteriori controlli sui farmaci equivalenti.(1)

Gli equivalenti sono sottoposti agli stessi controlli dei prodotti originatori. In seguito all’immissione in commercio, i farmaci equivalenti sono sottoposti ai controlli, cosiddetti post-marketing (“dopo la commercializzazione”) svolti su tutti i medicinali. Per esempio, oltre ai controlli sistematici attuati dai produttori,vengono effettuati controlli analitici a cura dell’Istituto Superiore di Sanità su medicinali a campione prelevati dai Nuclei Anti-Sofisticazione (NAS) in farmacia. Il monitoraggio a seguito dell’immissione in commercio prevede un controllo a livello sia nazionale sia europeo.

I controlli di qualità riguardano anche gli eccipienti.(1)

La dimostrazione della sicurezza è un requisito richiesto per ogni nuova sostanza attiva, ma anche per un eccipiente se questo non è mai stato usato in precedenza nella formulazione di un medicinale. Inoltre, le Good Manufacturing Practices (GMP) o Norme di Buona Fabbricazione (NBF) (insieme di procedure messe in atto dal fabbricante a partire dall’approvvigionamento delle materie prime fino al rilascio sul mercato di ciascun lotto del medicinale), riguardano tutte le materie prime impiegate nella produzione, quindi anche la concentrazione, la purezza e la stabilità degli eccipienti, oltre che del principio attivo. In ogni caso, se un eccipiente potesse avere ripercussioni in determinate categorie di pazienti (per es. glucosio per i pazienti diabetici, amido per i soggetti affetti da celiachia), questi aspetti vengono riportati sul Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e sul Foglio illustrativo nel paragrafo dedicato alla composizione.

Bibliografia:

  • Ministero della Salute. Che cos’è un medicinale. http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=3615&area=farmaci&menu=med
  • Brusco A, Menicocci A, Mignacca FR, Venanzetti F. Il ciclo lavorativo e i rischi nell’industria farmaceutica italiana. Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali - Fascicolo N. 3/2011:889-933.
  • Giua Marassi C, Musazzi UM, Pedrazzini A, Minghetti P; Società Italiana di Farmacia Clinica (SIFAC). Equivalenti. Le domande più frequenti. Edra Ed. 2018.
  • Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Medicinali Equivalenti. Qualità, sicurezza ed efficacia. Un viaggio allo scoperta delle regole per autorizzare un medicinale equivalente (generico). Ufficio Informazione Medico Scientifica (IMS), 2015.