Novità sul monitoraggio dell’aderenza terapeutica nel trattamento a lungo termine con statine

L’ipercolesterolemia è uno dei principali fattori di rischio associati allo sviluppo della malattia ateromasica. Circa un terzo di tutti i casi di cardiopatia ischemica sono da attribuire a elevati livelli di colesterolemia LDL (C-LDL) e che circa 2,6 milioni di decessi nel mondo (il 4,5% del totale) sono causati da quest’alterazione metabolica.1

Le statine, sono i più efficaci strumenti terapeutici per il controllo dell’ipercolesterolemia. Purtroppo, l’aderenza terapeutica diminuisce notevolmente dopo i primi sei mesi di terapia e in particolare tra il 25% e il 50% di nuovi utilizzatori di statine interrompe la terapia durante il primo anno. Inoltre, questo fenomeno tende a peggiorare nel tempo. Infatti, in uno studio che ha considerato soggetti di età > 65 anni è stato riportato che il tasso di aderenza dopo due anni era del 25,4% in pazienti in prevenzione primaria e solo leggermente migliore, 36,1% e 40,1% nei pazienti con malattia coronarica cronica e sindrome coronarica acuta (prevenzione secondaria), rispettivamente.1

Pertanto, sarebbe necessario uno strumento efficace per verificare l’aderenza e la compliance dei pazienti a tali terapie.

La letteratura tossicologica forense ha mostrato, a tal proposito, che un farmaco assunto cronicamente è riscontrabile nella matrice del capello.2

Anche le statine e i loro metaboliti sono rilevabili nella matrice del capello. Ciò è stato recentemente documentato in uno studio di Scuola Italiana apparso sulla rivista Electrophoresis all’inizio del 2023.

Gli autori, utilizzando la cromatografia liquida associata alla spettrometria di massa, hanno determinato la concentrazione delle statine e dei loro metaboliti nei capelli di pazienti in trattamento di lunga durata.

Il metodo, che ha il vantaggio di non risultare invasivo, ha consentito di fare delle valutazioni molto stimolanti relative all’aderenza ad una terapia di lungo termine come quella ipocolesterolemizzante. In tutti i soggetti in cui l’aderenza al trattamento è stata indiscutibilmente appurata, è stata rilevata la presenza del farmaco, o dei suoi metaboliti, nella matrice del capello.2

Bibliografia:

  1. Arca M. Rivista Società Italiana di Medicina Generale 2014;
  2. Ballottari M.et al. Electrophoresis 2023;44:521–528.

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