Generici: qualità e convenienza

Per i farmaci generici, è stabilito per legge un “Prezzo inferiore almeno del 20% rispetto all’analogo prodotto con marchio per ottenere la medesima classificazione ai fini della rimborsabilità” (D. Leg.vo 323/96, convertito nella Legge 425/96).

In realtà, per i medicinali in Classe A, il prezzo è contrattato dalle aziende direttamente con l'AIFA, che, negli ultimi anni, ha proposto prezzi sempre più bassi; dal 2007 in poi, i medicinali generici hanno ottenuto prezzi pari al 50% ca. rispetto al medicinale di marca corrispondente.

I medicinali di Classe C hanno un prezzo stabilito liberamente dall'azienda, purché sia, appunto, del 20% più basso rispetto a quello dell'originatore.

In merito alla competitività del prezzo l'AIFA (BIF - Bollettino d’informazione sui Farmaci n. 6/2007) dichiara che "E' difficile dire quanto sul prezzo di un singolo medicinale pesi la voce “ricerca e sviluppo” rispetto alla produzione e alla promozione.

Alcune stime effettuate dal Centro studi dell’AIFA hanno rilevato che le spese in attività di marketing delle aziende produttrici di farmaci coperti da brevetto sono mediamente doppie rispetto a quelle dedicate alla ricerca e in alcuni casi arrivano fino al 46% dell’intero budget aziendale. È qui che va ricercato il risparmio dato dal medicinale con brevetto scaduto e non sulla sua qualità."

Sempre in tema del rapporto prezzo/qualità dei generici/equivalente, nello stesso numero del BIF si evidenzia che “Probabilmente troppo spesso si è parlato di farmaci equivalenti partendo da questo punto: il risparmio. Ciò ha creato molte diffidenze, anche tra gli operatori sanitari. Dalle richieste di informazione che riceviamo, appare evidente che il prescrittore o il farmacista è stato portato a pensare che la scelta del SSN di contare sul medicinale equivalente è basata soprattutto su ragioni di “cassa”, magari trascurando l’elemento qualità.

Il Bif è tornato più volte sugli aspetti tecnici che evidenziano l’efficacia e la sicurezza dei farmaci equivalenti (n. 2/07, pag. 55; n. 4/07, pag. 147). Vale la pena comunque precisare alcuni aspetti, sottolineando soprattutto che alcune delle perplessità relative a questi medicinali vanno lette nell’insieme delle procedure che verificano la qualità di tutti i farmaci, coperti da brevetto o meno.

  • La purezza delle materie prime, ad esempio, e la loro qualità sono certificate con procedure identiche sia per i medicinali equivalenti sia per quelli coperti da brevetto. Addirittura i fornitori spesso sono gli stessi. Deve essere chiaro che non è su questo che si sviluppa il risparmio di prezzo dei medicinali non “griffati”.
  • Anche i controlli nelle procedure di produzione, le ispezioni e la verifica che ogni medicinale venga prodotto secondo standard garantiti sono identici per tutti i farmaci, a prescindere dalla copertura brevettuale.
    E' importante capire che nessun medicinale è esattamente identico all’altro, pertanto è necessario rifarsi a standard rigorosi che garantiscono che l’eventuale variabilità rimanga all’interno della differente risposta individuale al medicinale. Questa è una problematica che chi produce medicinali affronta indipendentemente dalla copertura brevettuale della molecola."